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Uno devo averlo ancora sul kindle, ti passo il titolo nei prossimi giorni quando ne rientro in possesso... ora lo ha mio figlio per i suoi 6 libri da leggere questa estate XD; l'altro era in prestito da un'amica e s'intitolava "Manuale di scrittura creativa" però non ricordo l'edizione e non ne ho nemmeno un buon ricordo. Comunque, basta un rapida ricerca su google e ne trovi a bizzeffe.
Sai... ad essere sincera te lo sconsiglio, o meglio, ho scoperto (anche leggendo qua e là sul web) che molti si ergono a sapienti custodi di ciò che è giusto e sbagliato nella scrittura quando, al di là della grammatica e della sintassi, non c'è un giusto e uno sbagliato.
I manuali sono scritti in base a ciò che al momento sembra andare per la maggiore, ma rischiano di annientare lo stile di scrittura, riducendo ogni scritto ad uno schema prestabilito. (opinione personale chiaramente).
A me è servito per capire che ognuno ha il proprio stile, in barba a tendenze e unificazioni della scrittura.
L'unica lettura che ho trovato davvero utile è il libro di scrittura del liceo di mio figlio, mentre come consigli e come esercizi il corso di Ida sul suo forum è un prezioso aiuto (anche se io sono un po' in arretrato dato il poco tempo).
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Ah pensavo fossero manuali che mostrassero i vari tipi di scrittura e ti spingessero a fare prove di tutto per metterti in gioco. Sì alla fine il loro beneficio è limitato, però quelli che ti mettono davanti vari generi, con, che ne so, i suggerimenti su come impostare la storia (tipo, esempio, genere giallo ti dicono "prima introduci scena crimine, poi arriva investigatore, poi analizza il caso, poi fa ragionamenti ecc e infine trova colpevole") sono utili. Dovrei tirare fuori il libro delle medie a questo punto, perché più o meno era così che il prof ci faceva fare i temi poi. . -
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Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.
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Ok, io mi ero preparata un discorso riguardo il tuo intervento precedente, ma ora che leggo che il tuo è stato un esperimento, a questo punto non so se ha senso XD in ogni caso spiegavo in modo più approfondito perché secondo me questa storia non ha ingranato per me! Il mio discorso è sempre salvato tra le note, nel caso volessi sapere la mia opinione da rompi scatole che sono 
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Certo che mi interessa! Probabile che coincida con il mio punto di vista.
Quando il caldo tornerà a livelli normali, conto di integrare la storia (e riportarla a quello che sarebbe dovuta essere) e pubblicarla, ma se nel frattempo vuoi scrivermi, fai pure ^^. -
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Ecco la mia replica prima di capire che si trattava di un esperimento xD:
Allora, in merito alle tue risposte, mi scuso perché mi ero persa Santa Fé nel dialogo, e quindi diciamo che ci siamo per il fatto che alla fine è stato detto in che luogo ha inizio la nostra storia... Però conferma il fatto che dare spiegazioni attraverso l'uso esclusivo del dialogo dei personaggi, comporterebbe il rischio per il lettore (a volte svogliato) di perdersi qualche info dietro.
Per quanto riguarda i personaggi, ok, sappiamo come sono e il loro legame nella storia originale, però secondo me avresti potuto indagare un po' di più nel profondo di porthos che era comunque il protagonista. Penso che comunque una narrazione, per renderla avvincente, bisogna arricchirla di sentimenti, psicologia, azione (sì c'è stata, ma veloce a tal punto da non poter sopperire la mancanza delle due precedenti)... Questi non sono elementi superflui, paradossalmente ho trovato più un fronzolo il siparietto delle due signore al saloon, che nella tua intenzione sarà stato un omaggio, ma nella trama erano più una decorazione che altro. Se non hai scelto l'equilibrio di queste tre cose è più che accettabile, sono gusti e intenzioni personali, però io (opinione personalissima che non ha alcuna intenzione di sminuire il tuo lavoro) ho percepito la carenza di tutto questo, non c'è stato nemmeno così movimento da poter dire che il punto forte della storia era il duello o l'amore (sono esempi casuali) da qui ogni mia perplessità. Inoltre, di storie brevi e rapide ne abbiamo lette e apprezzate, eppure questo era un contest che ti dava l'opportunità di scrivere fino a 4000 parole, di 'buttare' i personaggi in un contesto del tutto diverso da quello a cui siamo abituati, di immaginare come questi pensino e si muovino totalmente in un altro universo... Non avrei ignorato questa opportunità per concentrarmi solo ed esclusivamente al tema, ci sono state storie che hanno voluto valorizzare un tema, ma con la differenza che hanno gestito meglio tutte queste occasioni.
Che io abbia scritto quelle cose che avranno sicuramente ferito il tuo orgoglio da scrittrice, l'ho fatto non per essere una bi***, ma perché dire 'a me questa storia non piace' e basta - senza dare spiegazioni, it isn't in my blood per citare Shawn Mendes
- bisogna sempre dire il perché delle cose e ho citato quelli che per me erano i punti deboli. Spero che il mio intervento sia servito per chiarire la faccenda!
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Ahahaha, beh, Zelduccia, hai letto abbastanza di me (credo) per sapere che il mio pensiero sull'equilibrio di azione, sentimento, descrizioni e trama sia fattore importante da tenere presente. E proprio per capire se questo mio modo di interpretare la scrittura era corretto o, almeno positivo, ho intrapreso una serie di letture a cui è seguito questo esperimento.
Sono felice tu abbia comunque condiviso queste tue motivazioni, vuoi perché le condivido ma anche perché aiuta comunque sempre un'analisi costruttiva. E ti dirò che mi aspettavo di peggio...
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The Musketeers: Fan Fiction - Contest per fanfiction: "Another Time and Another Place II Edizione"
Il colore della pelleStoria iscritta al contest "Antother Time and Another Place II edizione" |
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