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Santiago Cabrera , il cileno che si fa largo ad Hollywood
di CLAUDIA ARANGO HOLGUÍN
da El colombiano del 03/03/17
Santiago Cabrera nella serie Big Little Lies
L'attore Santiago Cabrera è da 13 anni che si sta avvicinando ad Hollywood, come dice lui, passo dopo passo, per considerarsi un attore.
Ha appena debuttato con la serie HBO Big Little Lies, dove divide il set con le affermate stelle Nikole Kidman e Reese Witherspoon. Appassionato di calcio, il cileno è ricordato per i suoi ruoli in Heroes, Merlin e The Musketeers.
I piani per quest'anno sono la nuova serie Salvation e il film Transformers: The Last Knight.
El Colombiano ha intervistato l'attore 38enne sul suo lavoro in Big Little Lies, sulla sfida di essere latini ad Hollywood e dei suoi piani futuri.
Che cosa ti ha attirato di questo personaggio e di questa produzione?
"Ovviamente mi ha attirato di lavorare con Jean-Marc Vallée, un regista che ammiro molto e attrici come Reese Witherspoon e Nicole Kidman. In un primo momento non ho avuto tutta la storia, ma sapevo che era basato su un libro e tutti gli elementi erano lì. La sensibilità del regista mi lasciava immaginare che ogni personaggio nelle sue mani, sarebbe stato trattato con particolare cura, con delicatezza e profondità ".
Qual è il suo ruolo in Big Little Lies?
"Sono un regista teatrale a Monterrey. E il personaggio di Reese lavora nel teatro della comunità. All'inizio stiamo lavorando ad uno spettacolo controverso perché è una produzione per adulti che porta ad una richiesta di fermare il tutto e la storia del mio personaggio inizia quando lei viene da me per intercedere con il sindaco per permettere allo spettacolo di venire alla luce, ed è qui che si inizia a capire che c'è qualcosa di più di un rapporto lavorativo tra loro. Qui il mio personaggio inizia a diventare più rilevante nella storia. "
Com'è lavorare con tante stelle?
"Uno è a conoscenza di chi sono e che hanno fatto nella loro carriera queste grandi stelle, ma quando si lavora siamo diventati colleghi. Persone come Reese e Nicole sono molto famose per il loro lavoro e non le vede come celebrità, ma come compagni di lavoro, si sono rimboccate le maniche e sono state molto professionali. Mi è capitato di lavorare di più con Reese perchè con Nicole ho diviso solo alcune scene.
Reese Witherspoon è sia protagonista che prodittrice della serie
Come è stato lavorare con Reese sapendo che è anche produttrice?
"Dal primo minuto mi ha fatto sentire molto bene il lavorarci assieme, da pari a pari. L'essere produttrice e non solo attrice ha aggiunto un sacco, perché abbiamo avuto la libertà di creare 'e impostare la scena anche in modo diverso, dato che lei aveva voce in capitolo, aveva il potere di farlo all'interno del progetto. E 'stata una grande esperienza di apprendimento vederla da questo punto di vista, perchè tutto filava molto liscio, ma si può sempre migliorare o aggiungere qualcosa. Abbiamo avuto un grande esperienza insieme, abbiamo anche improvvisato molto ed è stato divertente".
Pensi che al giorno d'oggi ci sia più spazio per gli attori Latini nel mercato americano o dovete ancora combattere gli stereotipi?
"Credo che ci sia ancora una lotta, se stiamo ancora parlando di diversità, l'argomento è quasi obbligatorio, ma accade perché dobbiamo ancora farlo notare, in qualche modo li creiamo noi stessi gli stereotipi. Vedo però che siamo sempre più presenti nell'industria del cinema, non si tratta più di sola televisione, privata o un film, ci sono molte opportunità per riuscire a risolvere questo problema. La cosa importante è trovare buone storie, che stanno crescendo e si stanno sviluppando, e noi continuiamo a guadagnare terreno. Ho sempre detto che siamo tutti nella stessa barca."
Ha qualche progetto nel mercato latino o continuerai ancora negli Stati Uniti?
"Ho iniziato un progetto a Toronto, una serie CBS chiamata Salvation con il regista spagnolo Juan Carlos Fresnadillo. Mi rendo conto che stanno facendo cose molto interessanti in America Latina,sono sempre pronto, in attesa di ottenere qualcosa di buono e mi piacerebbe tornare in Cile con un progetto mio, ma è qualcosa a lungo termine. Ora come ora non ho nulla, ma non lo escludo di tornare in America Latina perché mi piace lavorare in spagnolo, i progetti latini sono molto interessanti perché provengono da un altro punto di vista, allora, per me, sarebbe molto interessante affrontare un personaggio con quella visione. Mi piacerebbe fare questa esperienza, lo cercherò, credo proprio che lo farò " .
Come è stata la preparazione per il personaggio di Joseph Bachman?
"Dovevo interpretare un direttore di un teatro locale e quindi sono andato ad incontrare persone che gestivano i teatri in California, sono andato a Palm Springs: mi sono messo nei panni di chi lo fa davvero ed è stato quello che mi ha aiutato ad entrare nel personaggio. Il resto l'ho captato attraverso il libro, me lo sono letto e ne ho ricavato cose e poi ho parlato molto con Reese prima di filmare, per creare al meglio la nostra relazione del film. "
Cosa ci dici del calcio? E 'noto che hai giocato abbastanza ...
"Il calcio sarà sempre lì, io sono ancora un fan, ma non riesco più a giocare così a lungo come vorrei."
Inizia l'anno su HBO e poi ti vedremo in Transformers, come ti rapporti con la fama che stai ottenendo?
"Lavorare sempre è molto positivo, il lavoro chiama lavoro e io spero di farlo sempre nella miglior maniera possibile. L'unica cosa che posso fare è concentrarmi sul lavoro, mi avvicino alla mia maniera, creo un personaggio, faccio qualcosa di importante e questo è tutto quello che posso controllare. E se si tratterà di un successo.. beh...una cosa tira l'altra, ma questo dipende da voi"
Hai qualche sogno professionale?
"Sì, la lista è infinita, uno sarebbe di lavorare con Martin Scorsese, un film tipo Whiplash e vedere da vicino il lavoro di Damien Chazelle che, da nuovo regista, sta facendo cose davvero interessanti. Sto cercando di lavorare con i migliori nella loro categoria, anche con i migliori scrittori, cerco sempre sceneggiature, buone sceneggiature. Quando qualcosa è ben scritto è interessante. Mi piace sempre lavorare con persone di alto livello, lì è dove uno si può esprimere meglio, trovare quei posti dove ti trovi bene e sei nelle migliori mani possibili. "
Ti senti più a tuo agio in serie o film?
"Ciò che conta è il contenuto, la storia stessa e dei personaggi. Vedendo film come Lion o come Moonlight si può vedere come in due ore c'è la possibilità di sviluppare grandi personaggi, ma non c'è dubbio che la televisione sta iniziando ad attrarre grandi registi e attori. Siamo in un periodo d'oro in cui la televisione sta offrendo ottime cose per creare lavori interessanti e di di buoni contenuti per sviluppare personaggi, ma il cinema ha sepre la sua magia".
fonte: www.elcolombiano.com/entretenimient...-lies-AM6079156
Edited by Cami_89 - 31/3/2017, 16:22
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Beh va bene dai... Nicole Kidman è una sua collega, che problema c'è? Caruccio lui!
Ci sono ancora tantissimi stereotipi, gli attori latino americani, gli attori di colore e via dicendo... siamo ancora ben lontani. Ma Santiago mi sembra sulla strada buona.
In effetti Lion è piaciuto moltissimo anche a me
Diamien Chazelle---> non ho visto La La Land.... mi lascia un grande boh
Bella questa intervista!
Grazie Cami!. -
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Beh credo sia un po' il sogno di tutti lavorare con Scorsese, come dargli torto!!!
E si, ho un bel ricordo di La vida de los peces, per cui anche io spero di rivederlo/risentirlo in qualche progetto sudamericano!!!
Grazie per la traduzione!.
Santiago Cabrera, il cileno che si fa largo ad Hollywoodintervista da El Colombiano 3 marzo 2017 |
