Il profumo della vita

Storia iscritta al contest "Requiem"

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    Il profumo della vita
    di Meritamon



    Il primo timido raggio di sole spezzò il buio della notte appena passata, una notte insonne, pensando e ripensando alla propria vita, alle proprie scelte, a tutto quello che aveva generato la situazione attuale.
    A fare compagnia al suo cuore tormentato solo qualche topo sgusciante lungo le pareti alla caccia di qualsiasi cosa da mangiare e qualche ragno che, silenzioso, stilava tele per catturare insetti.
    Non aveva particolare paura di morire, aveva rischiato diverse volte che questo avvenisse in passato e aveva sempre affrontato tutto con coraggio. Quello che davvero detestava era il come e per mano di chi.
    La sua coscienza era pulita, sapeva di non aver fatto nulla per meritare una simile sorte, aveva vissuto cercando di compiere sempre il proprio dovere, tentando di accontentare tutti coloro che stavano intorno, spesso pagando con la propria felicità questa scelta.
    Ed ora, per l'arroganza, la crudeltà e l'ambizione di un pazzo, doveva morire.
    C'era ancora un barlume di speranza nel suo animo: forse i suoi amici sarebbero arrivati in tempo, forse avevano già un piano perché riconquistasse la sua libertà. Forse... in fondo altre volte era già avvenuto. Ma preferiva non illudersi troppo, così la delusione non sarebbe stata troppo cocente. Pia illusione, lo sapeva bene! Se nessuno fosse giunto in aiuto, sarebbe stato devastante. Ed il dramma vero stava nella consapevolezza dell'alta probabilità che così sarebbe stato. Quell'uomo era crudele, ma astuto. Aveva fatto in modo che tutto fosse contro tutti loro, nessuno escluso. Aveva il coltello dalla parte del manico e, sfortunatamente, sapeva anche usarlo bene!
    Le sue riflessioni vennero interrotte dal rumore del pesante portone che si apriva, dai passi dei suoi carcerieri che venivano per portare a termine quanto disposto la sera prima: la sua condanna a morte.
    Trovò dentro di sé una forza che non credeva di possedere davvero: alzò fieramente il capo e guardò dritto negli occhi i suoi aguzzini, quasi a sfidarli ad agire sul serio.
    Ma quelli ignorarono ogni suo comportamento, presero brutalmente le sue braccia e diedero il via al tutto.
    Mentre percorreva il corridoio, scoprì che nessun pensiero attraversava la sua mente: il suo capo si era come svuotato, era come se la sua testa si rifiutasse di mantenere il contatto con la realtà, tanto questa era terribile.
    Uscire alla debole luce dell'alba causò comunque un dolore agli occhi dopo un'intera notte nel buio più assoluto: quella notte neanche la luna aveva ritenuto di fare compagnia al suo animo spaventato e angosciato.
    Non aiutò certo il vedere per primo colui che era responsabile di tutte le sue disgrazie: quell'uomo freddo, calcolatore, ossessionato dal suo amore impossibile e dal suo arrogante e irrefrenabile desiderio di potere e gloria. Accanto a lui un uomo buono, un uomo che, se solo avesse potuto, avrebbe preso immediatamente il suo posto. Se solo avesse potuto...
    Salì i pochi gradini con le gambe tremanti malgrado i suoi sforzi di non far trapelare la paura e l'angoscia.
    Non voleva crollare davanti a lui, non voleva dargli la soddisfazione di aver piegato il suo spirito.
    Concentrò la sua attenzione su quello che c'era intorno: la leggera brezza mattutina che stava pian piano rischiarando l'aria dalla foschia dell'alba, il canto degli uccelli che cominciavano la loro giornata, i primi timidi raggi del sole che lanciavano scie brillanti dirette al suolo.
    Il carnefice si avvicinò accostando la benda ai suoi occhi, ma ricevette in risposta un brusco e deciso gesto di negazione: doveva morire, bene, l'avrebbe fatto guardando il mondo.
    Constance si guardò intorno, quasi cercando disperatamente il segno che qualcuno era pronto ad intervenire per salvarla: scrutò ogni angolo, ogni filo d'erba, ogni viso intorno a lei... nulla. Era finita! Per un attimo l'angoscia prese il sopravvento e a fatica soffocò un singhiozzo di disperazione.
    Abbassò il capo, chiuse gli occhi e fece un paio di respiri profondi, poi, seguendo il tocco, sorprendentemente quasi delicato del boia sulla sua spalla, si mise in ginocchio.
    Alzò gli occhi al cielo e concentrò la sua mente sul volo degli uccellini in cielo e aspirò profondamente l'aria mattutina quasi a volerla imprimere nel suo ultimo ricordo, quasi in quell'alito fosse racchiuso il profumo della vita.
    Il boia alzò la spada che rifletté un raggio di luce rispedendolo verso l'infinito e, al segnale di Rochefort, la calò decisamente sul collo della donna.
    L'ultima cosa che videro gli occhi di Constance fu l'allegro e giocoso inseguimento di due uccellini tra di loro che salutavano con gioia l'arrivo di quella giornata.
    L'ultima per una donna coraggiosa che, fino all'ultimo, aveva difeso la sua regina, i suoi amori e D'Artagnan, l'unico vero amore della sua vita.
    Fu solo in quel momento che si udirono cavalli al galoppo in avvicinamento: i moschettieri stavano arrivando. Troppo tardi....

    Edited by Ninon de la Fère - 17/2/2019, 17:42
     
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    Storia carina e scritta bene, man mano che leggevo credevo fosse Aramis il condannato a morte, infatti avevo capito che si trattata degli ultimi episodi della seconda stagione.
    E invece, anche qui, colpo di scena! un episodio alternativo dove Costance viene uccisa per aver difeso la Regina (la gatta morta porta solo guai!).
    Complimenti per l'originalità!
     
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  3. Meritamon
     
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    Storia più corta di quelle precedenti, forse si poteva sviluppare un po' meglio approfondendo il tutto.
    Non è scritta male autrice, forse, ripeto, andava resa meglio.
    Comunque complimenti per l'intenzione.
     
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    Storia carina, e scritta davvero bene. Se non fosse che ci ho visto un riassunto dell'episodio finale della seconda stagione, con epilogo diverso perché qui Constance doveva per forza morire.
    Come ha detto Manu, andava resa un po' meglio, ampliata di qualche cosa di più originale...
    Ps. Io nelle prime righe ho pensato che a morire sarebbe stato D'Artagnan.
     
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    A me è piaciuta questa storia, i sentimenti di Constance sono ben descritti e molto intensi, e fino alla fine io ho immaginato praticamente chiunque prima di scoprire che era Constance... complimenti! Breve ma intensa!
     
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    Bellissima! È vero, è corta ma questo non pregiudica nulla. I sentimenti di Constance, la parte importante, gli ultimi minuti, sono stati ben descritti.
    A me è piaciuta molto. Scritta bene ed intensa.
    Complimenti autrice!

    Edited by ReineAnne78 - 16/6/2018, 17:04
     
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    Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.

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    Nooooo constance 😭 Anche io come chiara ho pensato ad aramis fin quando non ho letto che rifiutava la benda e allora mi sono ricordata della scena di constance!
    A me la storia è piaciuta, mi ha emozionato! Qualità e quantità non sono mai sinonimi e nonostante si sarebbe potuto aggiungere qualche pensiero a d'artagnan o alla regina disgraziata che l'ha portata a quella situazione, la storia cmq mette angoscia sempre più andando avanti, forse aiutate dall'episodio in sé di cui abbiamo bene in mente la scena...
    Ripeto mi è piaciuta, complimenti autrice :)
     
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    L'ho trovata stupenda... che ansia, che magone... Brava!!!
     
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  9. sweet panda
     
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    Storia corta, ma ben scritta e mi è piaciuta.
    I sentimenti di Constance sono ben resi, eppure pur essendomi piaciuta mi ha colpito fino ad un certo punto: per certi versi mi ha ricordato troppo l'episodio del tf - finale a parte.
    Bella l'immagina finale che Constance si porta aldilà, cielo terso ed uccellini - come lei e D'Artagnan...
     
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    Questa storia è tristissima, che, tradotto in termini di contest, significa: questa storia è bellissima. Vi dico che ci speravo tanto che qualcuna di voi riprendesse in mano questa scena perché, quando pensavo di avere tempo per scrivere la storia da inviare, tra le mie idee c'era anche questa e mi è spiaciuto tantissimo non poterla realizzare.
    Per me in questa storia c'è tutto quello che ci doveva essere e la lunghezza è giustissima. Allungare il brodo non serve in certi casi, e non c'era niente da aggiungere, anche perché la stessa Constance non aveva centoventordici aneddoti da rivivere o altrettanti pensieri negli ultimi minuti di vita, non vedo quindi perché metterli nella storia. Credo che l'obiettivo dell'autrice fosse farci sentire come lei in quel momento, e la storia finisce dove il suo corpo fisico finisce, senza dirci cosa dirà D'Artagnan, come reagirà, ecc. Siamo Constance fino al suo ultimo respiro. Vabbè, se non si è capito, questa storia mi ha colpita tantissimo. Complimenti autrice!
     
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    non si vede bene che col cuore.L'essenziale è invisibile agli occhi

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    Molto bella, triste e intensa.
    Credevo fosse Aramis e invece era Constance. :cry: Complimenti.
     
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    Intensa, triste e scritta veramente molto bene, brava autrice!
    Ho adorato le tue descrizioni lungo tutta la storia.
    Mi sono emozionata a leggere gli ultimi istanti di Constance che, al contrario di ciò che abbiamo visto in tv, non viene salvata.
    Mi è piaciuto il contrasto dell'allegria degli uccellini, il loro festoso salutare del giorno e la tristezza della morte della donna.
    Davvero complimenti!
     
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  13. Cami_89
     
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    Storia molto intensa, triste e ben narrata. Ho apprezzato davvero tanto le descrizioni particolareggiate e l'attenzione a tutte le piccole cose, come gli uccellini che vede sul finale prima di esalare l'ultimo respiro.
    Complimenti davvero!
     
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    Ma no Constance noooo perché mi fai questo autrice! Breve ma intensa, anche perché sei riuscita a mantenere "segreta" l'identità di chi moriva fino a un buon punto della storia.
    Bello inoltre che uno dei suoi ultimi pensieri vada a D'Artagnan, il mio cuoricino Constagnan apprezza
     
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  15. Meritamon
     
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    Ringrazio tantissimo tutte coloro che hanno votato la mia storia.
    Ero convinta che la brevità sarebbe stata un handicap, ma vedo che l'avete gradita comunque.
    Grazie di cuore.
     
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14 replies since 16/6/2018, 10:11   264 views
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